54ma edizione del Festival teatrale di Borgio Verezzi: ecco il Cartellone

Dodici spettacoli, tre dei quali in prima nazionale, per quindici serate complessive, tredici in piazza Sant’Agostino e dueal Teatro Gassman a Borgio Verezzi (SV), e tanti nomi doc dello spettacolo, tra cui, per quanto riguarda le attrici, Michela Andreozzi, Gaia de Laurentiis e Roçio Munoz Morales, mentre fra i protagonisti maschili arriveranno Roberto Ciufoli, Paolo Conticini, Antonio Cornacchione, Michele La Ginestra, Stefano Masciarelli, Giuseppe Pambieri, Gabriele Pignotta, Maximilian Nisi.

Si presenta così il 54* Festival di Borgio Verezzi, in programma dal 24 luglio al 22 agosto. A causa delle restrizioni dovute alla pandemia, il programma è stato rivoluzionato rispetto a quello già allestito nel periodo ante virus, ma conserva comunque alcune delle proposte e degli interpreti originari. “Sarà un’edizione forzatamente molto diversa da quelle abituali, ma non meno interessante e sempre di qualità”, afferma il direttore artistico Stefano Delfino.

Nonostante il rigido protocollo per la sicurezza sanitaria, in platea (dove i posti a disposizione saranno drasticamente ridotti) e sul palcoscenico, non ci saranno soltanto monologhi ma anche commedie a più personaggi, per far sorridere, emozionare o riflettere il pubblico. Le due “prime nazionali” inaugurano e chiudono l’edizione del 2020 come una sorta di copertina, all’interno della quale viene impaginato il resto del programma.

Apertura con Parlami d’amore Mariù, costruito appositamente dal produttore e regista Francesco Bellomo, racconta la storia italiana del Novecento attraverso le canzoni di Cesare Andrea Bixio, rielaborate da Roberto Procaccini. Ne saranno protagonisti Roçio Muńoz Morales, Paolo Conticini e Alessandra Ferrara accompagnati dai musicisti Alessandro D’Acrissa e Andrea Biagioli.

E a porre il sigillo finale sarà Nota stonata, un testo francese di Didier Caron, che ha avuto grande successo a Parigi e adesso giunge in Italia per la prima volta, con la regia di Moni Ovadia: un celebre direttore d’orchestra riceve in camerino un fan piuttosto assillante, ma dal confronto tra i due poco alla volta emergono i fantasmi di un torbido passato.

Non mancano testi classici, “storici” (Ulisse, dall’Odissea di Omero, in collaborazione con il Festival di Cervo) e contemporanei (La leggenda del pianista sull’Oceano, da Novecento di Baricco, riproposto dopo l’interruzione dello scorso anno, dovuta alla pioggia), presentati in versione drammaturgica da Igor Chierici e Luca Cicolella, e spettacoli cult, come A letto dopo Carosello?, con cui Michela Andreozzi festeggia 10 anni di repliche, e Tipi di Roberto Ciufoli, divertente percorso nelle tipologie maschili, che è alla sua terza stagione di consensi.

Oltre a Conticini, ci sono new entry, mai prima d’ora al Festival, da Michele La Ginestra nel suo esilarante One man show intitolato M’accompagno da me, a Stefano Masciarelli, con Stavamo meglio quando stavamo peggio?, insieme a Fabrizio Coniglio, il regista del felicissimo Un borghese piccolo piccolo.

E accanto ad essi anche graditi ritorni: di Gaia de Laurentiis in coppia con Pietro Longhi in Diamoci del tu, deliziosa novità per l’Italia di Norm Foster; di Antonio Cornacchione (con Sergio Sgrilli) in Noi siamo voi! Votatevi, gustosa presa in giro del mondo della politica; e di Gabriele Pignotta, che aveva diretto la coppia Cuccarini-Ingrassia in Non mi hai più detto: ti amo, e adesso è lo straordinario protagonista del suo Toilet, atto unico di irresistibile comicità. Infine Maximilian Nisi, per la tredicesima volta a Verezzi; l’ultima lo avevamo visto insieme a Milena Vukotic con “Un autunno di fuoco” mentre quest’anno sarà al Teatro Gassman di Borgio con lo spettacolo “Giuda”.

Commenta ancora Delfino: “Un programma vario, nell’intento di catturare l’attenzione e l’interesse di fasce differenti di pubblico, e arricchito da tanti nomi eccellenti dello spettacolo, e completato in alcuni degli spettacoli dalla musica”. Ci saranno quella classica (Mozart, Mahler) in Nota stonata e quella leggera, dell’anteguerra con le canzoni di Bixio in Parlami d’amore Mariù, degli Anni Sessanta in Stavamo meglio quando stavamo peggio? e degli Anni Settanta in A letto dopo Carosello?, e ancora il jazz in La leggenda del pianista sull’Oceano e le musiche originali di Stefano Switala per Toilet.

In conclusione, anche l’edizione 2020 del Festival sembra avere tutte le carte in regola per essere all’altezza delle precedenti, nonostante tutto e con differenti caratteristiche. “Si continua, dunque, anche perché il Comune di Borgio Verezzi ha voluto fare uno grande sforzo per mantenere accesa la fiammella del teatro”, precisa il sindaco Renato Dacquino.

54* FESTIVAL BORGIO VEREZZI (24 luglio-22 agosto)