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Emergono i primi appuntamenti di Atlantide 2.0.2.1. #Marzo

“Il mio mestiere è quello di raccontare storie agli altri. Devo raccontarle. Non posso non raccontarle.
Racconto storie di altri ad altri, o racconto storie mie a me stesso o agli altri. Le racconto su un palco di legno con altri esseri umani, in mezzo a oggetti e luci. Se non ci fosse il palco di legno le racconterei per terra, in una piazza, in una strada, in un angolo, al balcone dietro una finestra.
Se non ci fossero esseri umani insieme a me le racconterei con pezzi di legno, brandelli di stoffa, carta ritagliata, latta, con qualsiasi cosa esista al mondo.
Se non ci fosse niente le racconterei parlando ad alta voce. Se non avessi voce parlerei con le mani, con le dita. Se non ci fossero le mani e le dita le racconterei con il resto del corpo.
Racconterei muto, racconterei immobile, racconterei attraverso i fili, dentro uno schermo, dentro una ribalta.
In qualsiasi modo racconterei perché l’importante per me è raccontare le cose ad altri che ascoltano.
Non capite che il resto non conta quasi nulla?
Non capite che il mezzo per raccontare è solo un passaggio, un pretesto per parlare con gli altri di cose che ti stanno dentro? Appeso ad un filo, in una piazza, seduto su una sedia a venti metri da terra, sarebbe anche quello un modo di raccontare cosa può fare un uomo solo, lassù, con la sua sedia. Raccontare che esiste, che sta in equilibrio, che può cadere e non cade, che ha paura e non lo fa vedere e mille, mille, mille altre cose. Non capite questo? Allora non avete capito proprio niente.”

Giorgio Strehler

Dal continente Atlantide cominciano a nascere i primi “imprevisti artistici”, primi esperimenti e restituzioni che emergono sul territorio di una nuova geografia teatrale.

Con la domanda “Dov’è il teatro?”” alcuni artisti si sono ritrovati a Gennaio 2021 con un manifesto di vocazione prometeica. Una delle risposte possibili è che il teatro sia laddove ci sono gli  attori .
Nessuna possibilità è esclusa per nuove ipotesi di drammaturgia, ri-scrittura e rappresentazione. I progetti possono differire ampiamente fra loro in quanto alla forma e alla complessità. Ogni progetto avrà come obiettivo la propria vitalità e la restituzione alla comunità “virtuale” sarà intesa come opportunità per gli artisti coinvolti di condividere con il pubblico parti del processo creativo, il processo stesso in una sorta di cantiere aperto o l’opera finita – a seconda della scelta di ogni artista. Per alcuni la restituzione avverrà con progressivi avvicinamenti performativi attraverso i mezzi di cui possiamo disporre, per altri ci sarà la consegna dell’opera finita, per altri ancora è prevista la forma documentaristica o di inchiesta per meglio comprendere la realtà che ci circonda, o ancora altre possibilità da immaginare. I progetti sono autofinanziati dagli artisti e frutto della loro  collaborazione.

Caleidoscopio Marzo 2021

NEL FRATTEMPO- Simposio  Podcast in versi sboccati –
Volume I: dall’origine all’Alto Medioevo
a cura di Simone Faloppa
Martedì 23 marzo ore 19 (Spotify)

“MPOC / I Podcast”
da Musica organi caldi di CharlesBukowski
di Giovanni Arezzo con musica di Teddy Nuvolari
Da giovedì 25 marzo a mezzanotte (Spotify)

“ZOOMING OTELLO”
di William Shakespeare
Docu-Video a cura di Alessandro Averone  con editing  regia video  di Matteo Alfonso
Sabato 27 marzo ore 19 (canali social Atlantide)

SEDUTA VICINO ALLA FINESTRA ALLE TRE DI POMERIGGIO
Lunedì o Martedì#passo1_La Verita?  Di Virginia Woolf
Evento  in live streaming a cura di Emanuela Rolla
Domenica 28 marzo ore 21.15

Sono previsti  alcuni “Rave teatrali “ notturni (opere teatrali restituite interamente o nella forma che l’artista sceglierà)  i cui orari saranno comunicati a poche ore dall’appuntamento.

Un simposio poetico sboccato ideato da Simone Faloppa, Bukowski e il suo “Musica per Organi Caldi” versione Podcast di Giovanni Arezzo, un docu-video collettivo sull’ Otello di Shakespeare,  una serata  in live streaming dedicata a Virginia Woolf, a cura di Emanuela Rolla e “rave teatrali “ notturni: alcuni appuntamenti che dal 22 marzo emergeranno su“Atlantide 2.0.2.1.”, contenitore indipendente abitato da artisti della scena contemporanea.

Con la poesia e letteratura, accompagnate da note di  licenziosità, erotismo, leggerezza, scanzonatezza, iniziano le prime “emersioni” della proposta artistica:

Martedì 23 marzo ( ore 19) “Primo Volume di NEL FRATTEMPO – simposio in versi sboccati : dall’origine all’Alto Medioevo  a cura di Simone Faloppa  prevede tre podcast, a cadenza mensile, che hanno come tema centrale l’umorismo. In questo frattempo storico siamo senza corpo, privati della socialità come della sessualità. Si approfitta, allora, della radiofonia e dell’esercizio poetico per indagare il contro-canone della poesia occidentale.
Un vero e proprio simposio poetico incentrato sulla risata, sulla scorrettezza, sugli aspetti più “abietti” che si rintracciano nel nostro patrimonio culturale. Un’antologia di versi licenziosi e scollacciati. Accanto al canone tradizionale della poesia occidentale, ne esiste un altro minoritario, in controluce, gender-free.
Il Volume I del progetto: dall’origine all’Alto Medioevo, in onda sul canale Spotify di Atlantide il 23 marzo- è suddiviso in sei capitoli, con versi che spaziano dall’Antologia Palatina ai Rimatori religiosi e giocosi del Duecento, a comporre un connubio di voci che coinvolge numerosi componenti del continente Atlantide ( Giovanni Arezzo, Alessandro Averone, Elena Arvigo, Valentina Banci, Mimosa Campironi, Orlando Cinque, Roberta Lidia De Stefano, Caterina Gramaglia, Geremia Longobardo, Fabrizio Martorelli, Emanuela Rolla, Francesco Bolo Rossini).

Giovedì 25 marzo, prende il via la prima stagione  di “MPOC / I Podcast” a cura di Giovanni Arezzo, tratta da “Musica per Organi Caldi” di Charles Bukowski.
Lo studio su “MPOC / I Podcast”, prevede la creazione di 9 podcast (mixati e masterizzati da Emanuele e Giuseppe Senia), in cui la voce di Giovanni Arezzo da’ anima, corpo e umore alle parole di Bukowski, strisciando su tappeti sonori creati ad hoc da musicisti e producer.  Ogni puntata è accompagnata da una soundtrack e da una copertina, realizzate appositamente da musicisti e illustratori diversi per ogni racconto.
Le pagine delicatissime e fuori dagli schemi del celebre poeta dall’animo inquieto seducono con leggerezza, con la freschezza di un pensiero libero, anarchico, che fa da contraltare al pesante grigio che riempie ogni ora della nostra vita. Provando a farci beffa del sapore che ci lascia ogni quotidiana sconfitta. Perfino della morte, se è il caso. 
I podcast,  usciranno  per nove settimane a mezzanotte del giovedì su Spotify , e saranno accompagnati ogni lunedì da un video, all’interno del quale si potrà spiare la fase del processo di studio e di scambio artistico tra i vari creativi coinvolti. Lunedì 22 marzo il primo video con il making of del podcast “Meno raffinato della locusta”( interpretato da Giovanni Arezzo, su musica di Teddy Nuvolari e copertina ad opera di Antonio Sortino).

Sabato 27 marzo alle ore 19  (sui canali di Atlantide), in occasione della giornata nazionale del Teatro, per omaggiare il rito teatrale e festeggiare insieme, la comunità di Atlantide presenta un incontro con un’ opera Shakespeariana:  “Zooming Otello”. Un doc-Video a cura di Alessandro Averone, con editing regia video di Matteo Alfonso, che vede artisti del continente Atlantide “giocare” con la celebre e popolare tragedia del Moro di Venezia .

Domenica 28 marzo (ore 21:15), in occasione dell’anniversario della morte di Virginia Woolf, “Lunedì o Martedì: #passo1_La Verità?”,primo passo del progetto “Seduta vicino alla finestra alle tre di pomeriggio”, a cura di Emanuela Rolla.
Una serie di racconti scelti con lo sguardo e l’orecchio teso verso la vita per provare ad entrare in una delle domande chiave della prosa poetica della celebre scrittrice: dov’è la realtà?
Una lettura dedicata alla Woolf per pochi intimi (max 30 spettatori), che vedrà in scena, in live streaming su zoom, Emanuela Rolla, Selene Gandini e i ragazzi di Atlantide Lab, (Greta Bertani, Francesco Biagetti, Luca Carrieri, Margherita Fabbri, Lucrezia Grasso, Riccardo Mori, Lorenzo Smiraglia, Francesca Vecchiato), orchestrare  il racconto “Lunedì o Martedì” di Virginia Woolf in una sinfonia di voci e volti sulla scenografia video curata dalla regista Cristina Perico. A seguire una serie di lettere della indimenticabile scrittrice per avvicinare il pubblico alla sua poetica, alla sua sensibilità, per farla conoscere più a fondo e offrire l’opportunità di un confronto.

Contatti: atlantideonair@gmail.com
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