Teatro

L’osceno e irresistibile ritorno di Nicola Vicidomini 

Dopo il trionfo a Milano al Teatro della Cooperativa, il più grande comico morente  prosegue il tour teatrale. Il 21 Aprile  sará la volta del Teatro Coppola a Catania dove l’artista riporterá in scena a Roma a grande richiesta Veni Vici Domini. Previsto, invece, il 21 e 22 Aprile presso lo storico Teatro Coppola di Catania Veni Vici Domini, estremo distillato della sua poetica.  Riapproderá finalmente il 4 e 5 Maggio al Teatro Tor Bella Monaca in Roma con Fauno e infine a Napoli, Teatro Galleria Toledo, il 27 e 28 Maggio.  

Fauno ha registrato continui sold out a Milano e al Teatro Vascello di Roma nelle passate stagioni ed è assimilabile a una possessione visionaria, autentico attentato all’uomo e al retaggio strutturale della sua narrazione, oscena apparizione di un Satiro con gambe caprine e zoccoli, puro sberleffo al senso teoretico. Secondo Vicidomini «La comicità non è un riflesso del sociale, è manifestazione indecente, dionisiaca e amorale che sconquassa l’ordine proiettato dall’uomo sulle cose, (…) un cortocircuito tra quel caos meraviglioso che è la natura e il senso che la razza umana gli ha arbitrariamente proiettato».

L’artista, considerato un innovatore del linguaggio umoristico, ha dato vita a uno stile senza precedenti, che individua in una visionarietà di intonazione mistica e grottesca il suo elemento fondante. Le sue performance, di indubbio interesse filosofico, rappresentano un puro, quanto esilarante, attentato all’antropocentrismo. Il suo teatro – luogo del più inesorabile fallimento, collasso del senso – disegna universi sospesi, a tinte forti, totalmente affrancati da narrazioni, immaginari e linguaggi comuni. Di recente uscita la monografia intitolata Il più grande Comico Morente (Mimesis Edizioni) a cura di Enrico Bernard, prefazionata da Cochi Ponzoni e Nino Frassica, in cui 23 autori attraverso articolati contributi, hanno voluto omaggiarlo. La sua opera è oggetto di studio sia in Italia che all’estero. Il Middlebury College del Vermont ha dedicato più lezioni all’approfondimento della sua maschera e drammaturgia.

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In seguito al successo di Scapezzo e Veni Vici Domini, il più grande comico morente torna in teatro con Fauno. Lo spettacolo, che ha registrato continui sold out al Teatro Vascello di Roma, è assimilabile a una possessione visionaria, autentico attentato all’uomo e al retaggio strutturale della sua narrazione, oscena apparizione di un Satiro con gambe caprine e zoccoli, puro sberleffo al senso teoretico.

Secondo Vicidomini «La comicità non è un riflesso del sociale, è manifestazione indecente, dionisiaca e amorale che sconquassa l’ordine proiettato dall’uomo sulle cose, (…) un cortocircuito tra quel caos meraviglioso che è la natura e il senso che la razza umana gli ha arbitrariamente proiettato».

Il Fauno si ridesta, cantando il fallimento universale, le risate del pubblico sono inconsapevole demolizione dell’io e di tutta la storia, pura catarsi nell’evocazione di un respiro divino assopito.

Aspetto inedito per uno spettacolo comico, l’interazione con un habitat acustico,

I brani musicali inediti, composti e eseguiti elettronicamente dal Maestro Piero Umiliani – tra i maggiori musicisti italiani di tutti i tempi – scandiscono il respiro di un’azione sempre sospesa, affrancata totalmente dal corollario del reale. Le maschere, animali e demoniache, dello scultore DEM contribuiscono a evidenziare il mistero ancestrale a fondamento dell’esistenza.

Amata dagli addetti ai lavori e da un pubblico quanto più variegato, l’opera di Nicola Vicidomini – che in Fauno dissolve ogni residuo di immaginario comune per consegnarsi totalmente alla visione – rappresenta, da diversi anni, una garanzia di divertimento estremo nel rigenerare la grande tradizione dell’umorismo europeo dall’omologazione linguistica e immaginifica imperante.

NICOLA VICIDOMINI

E’ considerato un innovatore del linguaggio umoristico. E’ stato protagonista, per varie edizioni, di programmi televisivi e radiofonici come Colorado (Italia 1), Stracult (Rai 2), Meno male che c’è Radio 2, condotto da Nino Frassica e Simone Cristicchi. E’ presenza fissa di Programmone (Radio2). È stato ospite di Che Tempo Che fa (Rai 1). Ha registrato continui sold out in tutta Italia con gli spettacoli Scapezzo e Veni Vici Domini, casi unici del panorama comico e teatrale, esibendosi con maggiore frequenza a Roma in spazi quali il Teatro Vascello, l’Auditorium Parco della Musica e Villa Ada (Roma incontra il Mondo). E’ autore de’ Il Nuovo Libro di Piero Angela (Castelvecchi Editore). Di recente uscita la monografia Il più grande comico morente (Mimesis Ed.) a cura di Enrico Bernard, con le prefazioni di Cochi Ponzoni e Nino Frassica, in cui 21 tra critici, scrittori e docenti universitari analizzano articolatamente la sua opera. Il lavoro dell’artista è argomento di studio in diverse università italiane e al Middlebury College – Vermont, Stati Uniti.

PIERO UMILIANI

Compositore di fama internazionale, è considerato tra i maggiori musicisti italiani del ‘900. Padre fondatore della musica Space Age ed Esotica e del Jazz Italiano – celebre la collaborazione con Chet Baker – è indiscusso pioniere della musica elettronica. Instancabile sperimentatore, ha prodotto album innovativi e visionari come Synthy Time (1971), Musica dell’Era Tecnologica (1972), To-Day’s Sound (1973), L’uomo e la città (1976). Ha firmato centinaia di colonne sonore tra cui I soliti ignoti di Mario Monicelli (1957), proprio in questa occasione realizza, per la prima volta nella storia del cinema, un commento musicale integralmente jazzistico. Ha composto, tra gli alltri, per Piero Paolo Pasolini, Vittorio Gassmann, Giorgio Capitani, Luigi Scattini. La sua Mah-Nà Mah-Nà – brano da Svezia Inferno e Paradiso, successivamente impiegato in innumerevoli programmi televisivi e spot – è tra i temi musicali più famosi al mondo.

DEM

Crea personaggi bizzarri e creature surreali. Le sue opere, che spaziano dal wallpainting all’illustrazione, e dalla pittura su tela all’installazione, danno vita a un linguaggio simbolico che invita ad elaborare un proprio codice d’accesso per questo mondo enigmatico ed arcano. Nel 2002 presenta una videoinstallazione dal titolo Industrie Peveralli, realizzata con la supervisione di Studio Azzurro. Nel 2005 continua a dipingere fabbriche abbandonate lungo le strade delle principali città italiane e straniere. Nel 2007 vince il concorso Movin’ Up/GAI – Giovani Artisti Italiani e tiene la sua prima mostra personale alla Oro Gallery di Goteborg in Svezia e altre collettive al Pac di Milano e alla Stazione Termini di Roma. Nel 2008 espone alla Scion Installation di Los Angeles, all’Auditorium ARTE di Roma, alla Cripta 747 di Torino. Nel 2009 è la volta del Mohs di Copenaghen, del Museo MADRE di Napoli e dell’Apostrophe Gallery di Hong Kong.

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Al primo posto della mia classifica di comici italiani c’è Nicola Vicidomini.

Maurizio Milani

Unico e originalissimo, continua a meravigliare e a far godere chi lo va a vedere in teatro, perché è qui che il suo umorismo surreale, assolutamente visionario e dirompente, esplode davvero ed esplora tutte le sue possibilità espressive.

Nel panorama attuale poche cose sono in grado di sorprendermi e divertirmi, agli spettacoli di Vicidomini rido moltissimo.

Nino Frassica

Vicidomini è un genio. La sua dote principale è proprio quella di stimolare delle corde nascoste dentro di noi che nessuno prima di lui era riuscito a far saltare vivamente e trillare nell’aere che ci circonda. La sua poetica visionaria, innovativa, estrema e dalle venature punk, coadiuvata da una fisicità ed energia fuori dal mondo, è in grado di colpire davvero nell’intimo. Credo che questo magister della follia incarni oggi, in assoluta autonomia, un vero e proprio filone culturale a sé.

Cochi Ponzoni

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