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Dal 15 al 17 marzo 2024 allo Spazio Tertulliano di Milano:  “In Questa Lunga Notte” di Angelo Donato Colombo

In Questa Lunga Notte

PRESENTAZIONE

Sul palco vuoto e buio una luce rivela la figura di un Uomo. Una sospensione, poi un suono acuto, infantile, precede la parola che una volta articolata diventa un fiume.
L’anima si rovescia sul palcoscenico.
Chi è quest’uomo confuso, eppure così lucido e chirurgico nel raccontare la vita e le sue contraddizioni?

Prigioniero della minuscola stanza in cui si è rinchiuso a osservare giorno dopo giorno, il reiterarsi del mondo eccolo, stanotte, finalmente libero, per strada.
Chi è quest’uomo e perché la sua voce suona così intima e familiare?

“In questa lunga notte” è una richiesta d’amore. È il grido della carne, il disperato desiderio di non sentirsi soli nel formicaio. Un racconto feroce, ironico e doloroso, sulla capacità di resistere, di rimanere umani e viventi in un mondo sempre più inumano, veloce e automatico.

SINOSSI

Un’uomo si accorge di vivere nella menzogna. Arriva a considerare la sua stessa esistenza una menzogna. La vita nella sua ripetizione quotidiana, fatta di sogni che non gli appartengono, circondata da palazzoni farneticanti, nel suo consumo violento, nel confondere l’amore con le cose, lo spinge a rinchiudersi nella piccola stanza con finestra che si è potuto permettere vivendo in una grande città.

Tutto comincia con una telefonata che annuncia la morte di un’amica conosciuta in adolescenza, un’amica dimenticata. In un primo momento è l’indifferenza ma è proprio quel non sentire che insinua in lui dei dubbi sulla vita perseguitandolo di notte. Il sonno, prima muto e profondo, è reso inquieto, incostante, popolato da immagini, suoni, facce che non distingue e luoghi che ha conosciuto non sa dove, e mentre il ripetersi delle giornate in gesti sempre uguali perde senso, le cose sembrano non appartenergli più e il lavoro senza nessuno scopo, la realtà vissuta e il sogno cominciano a confondersi. Un dolore instancabile, senza lacrime lo opprime in mezzo al petto e delle domande, su cui risuona devastante l’interrogativo del “Chi vive?”, affiorano fino a fargli prendere in considerazione l’idea di non esistere, di essere il sogno di qualcun altro. In preda a una paura fino ad allora sconosciuta, si rinchiude nella piccola stanza che diventa rifugio e prigione, e la finestra, il punto di osservazione del reiterarsi del mondo. Incapace di uscire da quel luogo è incastrato nel tempo, tra il prima e il dopo, tra il dentro e il fuori, tra realtà e sogno. Poi una notte, senza sapere come, si trova per strada in una corsa a perdifiato, e sotto la luce di un lampione incontra la figura di un uomo che sta svoltando l’angolo. Sogno? Realtà? Lì inizia la ricerca delle parole, il bisogno disperato di comunicare, l’assurda indagine sulla propria esistenza in un paradossale gioco di riflessi con uno sconosciuto così familiare e in tutto simile a lui prima delle notti lassù, nella piccola stanza.

SCRITTO DIRETTO E INTERPRETATO DA
Angelo Donato Colombo

ASSISTENTE ALLA REGIA
Giulia Azzaro

IN SCENA AL TEATRO SPAZIO TERTULLIANO
15 Marzo, ore 20.30
16 Marzo, ore 20.00
17 Marzo, ore 19.00

Per acquisto biglietti
https://www.vivaticket.com/it/ticket/in-questa-lunga-notte/231129

Spazio Tertulliano
Via Tertulliano, 68, 20137 Milano MI
Telefono: 320 687 4363

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